Quando acquisti o ristrutturi una casa in Italia, sapere se l’immobile è conforme alla legge non è solo un passaggio burocratico: può salvarti da multe costose, contenziosi legali o addirittura dalla necessità di demolire lavori già eseguiti. Ma molte persone sbagliano, recandosi al Catasto invece che all’ufficio giusto. Capire il piano urbanistico e i permessi edilizi è fondamentale per sapere dove e come si può costruire legalmente.
L’urbanistica è un ramo del diritto amministrativo che regola i diritti edificatori, cioè i permessi necessari per costruire nuovi edifici o modificare quelli esistenti. In Italia, questi permessi vengono rilasciati dal Comune. Se l’immobile si trova in un’area protetta, il Comune deve ottenere anche l’approvazione della Regione e della Soprintendenza.
Quindi, se vuoi verificare se una casa è conforme alle norme urbanistiche, devi recarti all’Ufficio Edilizia Privata del Comune (e non al Catasto, come molti erroneamente credono), e richiedere l’autorizzazione e i relativi progetti. La nostra agenzia immobiliare può aiutarti anche in questo, facciamo sempre una verifica al comune prima o appena mettiamo le case in vendita.
Nel corso degli anni, il documento rilasciato dal Comune che autorizza la costruzione ha cambiato nome. A seconda di quando è stata costruita la casa, l’autorizzazione viene chiamata in modi diversi:
Nel 1942: Licenza Edilizia (Legge Urbanistica n. 1150/1942)
Dal 1977: Concessione Edilizia (Legge Bucalossi n. 10/1977, che introduce le tariffe)
Dal 1985: Concessione in Sanatoria oltre alla concessione ordinaria (Legge n. 47/1985, la “Sanatoria Edilizia”)
Dal 2001: Permesso di Costruire e DIA (Dichiarazione di Inizio Attività), ai sensi del Testo Unico dell’Edilizia, DPR n. 380/2001